LA RICERCA GENEALOGICA AD ALIMENA
Note storiche su Alimena
Situato a 750 metri d’altezza, al confine sudorientale del comprensorio madonita, Alimena è un comune di 1764 abitanti, confinante con i comuni di Blufi, Bompietro, Gangi, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Resuttano, Santa Caterina Villarmosa e Villarosa.
Alcuni ritrovamenti archeologici databili al IV secolo avanti Cristo testimoniano la presenza di un centro abitato in località Balza Areddula.
L’attuale centro abitato fu fondato nel feudo La Mazza nel 1628 in seguito alla concessione della licentia populandi rilasciata ad Antonio Alimena, di nobile famiglia calabrese. Gli abitanti del nuovo paese provenivano per la maggior parte da più antichi paesi vicini. Com’era d’uso, gli Alimena e i loro successori dotarono il nascente villaggio di tutte le infrastrutture necessarie alla vita civile e religiosa dei nuovi abitanti. La chiesa parrocchiale fu intitolata a Santa Maria Maddalena.
Alla fine del Seicento La famiglia Alimena si estinse nella famiglia Benzo. Successivamente i titoli e i beni passarono alla famiglia Del Bosco.
Alimena contava 1233 abitanti nel 1713, 2337 nel 1798, 3155 nel 1831 e 3352 nel 1852.
Fonti per la ricerca genealogica ad Alimena: gli atti di Stato Civile (nascite, matrimoni, morti)
Le più antiche registrazioni di nascita, matrimonio e morte di Alimena risalgono all’anno 1820. Nel 1819 Ferdinando I, re delle Due Sicilie, istituì In Sicilia lo Stato Civile sul modello di quello napoleonico già in vigore nelle altre regioni del regno, ma le registrazioni iniziarono l’anno seguente. Gli ufficiali dello stato civile compilavano i seguenti registri in duplice originale: atti di nascita, atti di nascita dei bambini abbandonati, memorandum (pubblicazioni di matrimonio, notifiche ed opposizioni), atti di matrimonio, atti di morte e atti diversi. Gli allegati agli atti di nascita e matrimonio erano raccolti in fascicoli separati. Con regio decreto del 15 novembre 1865 fu introdotto il nuovo ordinamento che prevedeva la compilazione dei registri di cittadinanza.
Di solito la consultazione degli atti di stato civile costituisce la prima fase di una ricerca genealogica. Se vuoi iniziare una ricerca sulla storia della tua famiglia ad Alimena, contattaci per ulteriori informazioni!
Fonti per la ricerca genealogica ad Alimena: gli atti parrocchiali (battesimi, matrimoni, morti, numerazioni delle anime)
Nella sessione XXV del 3-4 dicembre 1563 il Concilio di Trento rese obbligatoria per tutti i parroci la compilazione di appositi registri dei battesimi, dei matrimoni e dei defunti. A cominciare dal 1614 una norma contenuta nel Rituale Romanum di papa Paolo V ordinò ai parroci la compilazione di veri e propri censimenti dei parrocchiani da effettuare durante la Settimana Santa in occasione della benedizione delle case o del precetto pasquale: gli Status Animarum (Stati delle Anime o Numerazioni delle Anime).
In molti casi i registri parrocchiali hanno resistito al tempo, guerre, incendi e calamità naturali e sono giunti fino a noi. Essi sono una preziosissima fonte per le ricerche genealogiche, ma non sono di facile lettura (sono scritti in latino, con grafie e abbreviazioni difficili da comprendere per i non esperti). Pertanto ti consigliamo di affidarti a professionisti per una ricerca fruttuosa nei registri parrocchiali.
Fonti per la ricerca genealogica ad Alimena: i “Riveli di beni ed anime”
I “Riveli di beni ed anime” erano censimenti compilati dalle singole amministrazioni comunali per conto della Magna Curia dei Maestri Razionali (dal 1569 Tribunale del Real Patrimonio) che era il supremo organo di controllo e di giurisdizione in materia finanziaria. Nel 1682 le competenze del Tribunale in materia di riveli passarono alla Deputazione del Regno. I numerosi registri riguardano quasi tutti i Comuni siciliani e ricoprono il periodo compreso fra il XVI e il XVIII secolo. I Riveli di beni ed anime ci consentono di conoscere non solo la composizione delle singole famiglie ma anche il loro status socio-economico e pertanto sono un’insostituibile fonte di ricerca.
I Riveli di Alimena sono disponibili per gli anni 1651, 1682, 1714 e 1748.
Fonti per la ricerca genealogica ad Alimena: gli atti notarili
La documentazione notarile che si conserva presso Archivi di Stato e Archivi notarili è molto utile alla ricostruzione di una genealogia. A volte si tratta di documenti molto più antichi di quelli ecclesiastici e quindi permettono di ricostruire la storia familiare ancora più indietro nel tempo. Infatti alcuni atti, ad esempio i testamenti o i contratti dotali, sono ricchi di informazioni d’interesse genealogico. Inoltre, anche la consultazione degli atti notarili ci permette di comprendere lo status socio-economico della famiglia.
Le più antiche registrazioni notarili di Alimena risalgono all’anno 1669.
PERCHE’ AFFIDARTI A UN PROFESSIONISTA?
Ricostruire la storia della propria famiglia è un’avventura affascinante, un viaggio nel tempo alla scoperta di luoghi, fatti e antenati. Da quanto hai letto finora, avrai capito che è molto difficile ottenere validi risultati senza l’aiuto e il metodo di un genealogista professionista che sappia individuare le fonti necessarie alla ricerca e interpretare correttamente i documenti antichi.
Se anche la tua famiglia proviene da Alimena e vuoi affidarci la tua ricerca genealogica, contattaci! La consulenza e la ricerca preliminare sono gratuite!