
Taormina è una delle località più affascinanti della Sicilia, situata sulla costa orientale dell’isola, affacciata sul Mar Ionio e ai piedi del vulcano Etna. La sua storia affonda le radici in tempi antichissimi, e la sua bellezza naturale, unita alla ricchezza culturale e storica, l’ha resa un importante centro turistico e culturale.
Si ritiene che i Greci abbiano fondato la città nel 4° secolo a.C., anche se alcune fonti storiche suggeriscono che il sito fosse già abitato. I Greci attribuirono alla città il nome di “Tauromenion”, un nome che potrebbe derivare dal dio Tauro, divinità della montagna. Nel periodo greco, Taormina divenne un importante centro commerciale e culturale grazie alla sua posizione strategica. Il suo teatro, uno dei simboli più rappresentativi della città, venne costruito proprio durante quel periodo. La città continuò a prosperare anche dopo la conquista della Sicilia da parte dei Romani, nel 242 a.C.
Nel VI secolo d.C., dopo la caduta dell’Impero Romano, Taormina passò sotto il controllo dei Bizantini, che la usarono come centro di difesa contro le invasioni barbariche.
Dal IX al XI secolo gli Arabi arricchirono il paesaggio urbano, lasciando tracce della loro presenza in alcune strutture.
Dalla dominazione normanna fino all’età moderna, Taormina fu città demaniale, soggetta al controllo diretto da parte della Corona.
Nel XIX secolo, con il movimento romantico che attirò molti artisti, scrittori e intellettuali in Sicilia, Taormina iniziò a diventare meta di numerosi viaggiatori che, attratti dalla sua bellezza, cominciarono a visitarla regolarmente. La città divenne famosa a livello internazionale grazie a personalità come Johann Wolfgang von Goethe, che visitò Taormina nel 1787 e descrisse il luogo come “la più bella vista del mondo”.
Fu così che nella seconda metà dell’Ottocento Taormina cominciò a trasformarsi in una meta turistica di alto livello, attirando molti intellettuali e artisti, tra cui Oscar Wilde, D.H. Lawrence, Giorgio de Chirico e Wilhelm von Gloeden.
Oggi, Taormina è una delle mete turistiche più visitate della Sicilia, grazie alla sua posizione panoramica, al suo patrimonio storico e artistico, e alla bellezza naturale che la circonda. La città è un punto di riferimento per numerosi eventi e attività culturali che si svolgono durante tutto l’anno, come il Taormina Film Fest e il Taormina Opera Festival.
Fonti per la ricerca genealogica a Taormina
Gli atti di Stato Civile (nascite, matrimoni, morti)
Le più antiche registrazioni civili di nascita, matrimonio e morte di Acquaviva Platani risalgono all’anno 1820. Nel 1819 Ferdinando I, Re delle Due Sicilie, istituì lo Stato Civile in Sicilia sul modello di quello napoleonico già in vigore nelle altre regioni del regno, ma le registrazioni iniziarono l’anno successivo. Gli Ufficiali di stato civile redigevano in due originali i seguenti registri: nascite, nascite di figli abbandonati, pubblicazioni di matrimonio, matrimoni, decessi e atti vari. Gli allegati agli atti di nascita e di matrimonio sono stati raccolti in fascicoli separati. Con il regio decreto del 15 novembre 1865 fu introdotto il nuovo ordinamento che prevedeva la compilazione dei registri di cittadinanza.
La consultazione degli atti di stato civile è solitamente la prima fase di una ricerca genealogica. Se vuoi iniziare a ricercare la storia della tua famiglia ad Taormina, contattaci per maggiori informazioni!
I registri parrocchiali (battesimi, matrimoni, decessi, numerazione delle anime)
Nella XXIV sessione (11 novembre 1563), il Concilio di Trento impose a tutti i parroci l’obbligo di compilare appositi registri di battesimi, matrimoni. A partire dal 1614, una disposizione contenuta nel Rituale Romanum di papa Paolo V ordinava ai parroci di registrare anche le sepolture e redigere veri e propri censimenti dei parrocchiani: lo Status Animarum (Stati delle anime o Numerazione delle anime).
Certamente i registri parrocchiali sono una fonte inestimabile per la ricerca genealogica, ma non sono di facile lettura (sono scritti in latino, con grafie e abbreviazioni difficilmente comprensibili per i non addetti ai lavori. Pertanto, vi consigliamo di affidarvi a dei professionisti per una fruttuosa ricerca nei registri parrocchiali. I più antichi registri parrocchiali di Taormina risalgono all’anno 1591 per i battesimi, 1605 per i matrimoni e 1592 per i defunti.
I “Riveli di beni ed anime”
I Riveli di beni ed anime erano censimenti compilati dalle singole amministrazioni comunali. I numerosi registri riguardano quasi tutti i comuni siciliani e coprono il periodo compreso tra il XVI e il XVIII secolo. Essi ci permettono di conoscere non solo la composizione delle singole famiglie ma anche il loro status socio-economico e sono quindi una fonte insostituibile di ricerca. I Riveli di Taormina sono disponibili per gli anni 1584, 1593, 1607, 1616, 1623, 1636, 1651, 1681, 1748.
Gli atti notarili
La documentazione notarile conservata presso gli Archivi di Stato e gli Archivi Notarili è molto utile per ricostruire una genealogia. A volte si tratta di documenti molto più antichi di quelli ecclesiastici e quindi permettono di ricostruire la storia familiare anche più indietro nel tempo. Infatti alcuni atti, ad esempio testamenti o contratti dotali, sono ricchi di informazioni di interesse genealogico. Inoltre, anche la consultazione degli atti notarili ci permette di conoscere lo status socio-economico della famiglia.
I più antichi atti notarili di Taormina risalgono all’anno 1799.
PERCHE’ AFFIDARSI AD UN GENEALOGISTA PROFESSIONISTA?
Ricostruire la storia della propria famiglia è un’avventura affascinante, un viaggio nel tempo alla scoperta di luoghi, vicende e persone. Da quanto hai letto finora avrai capito che è molto difficile ottenere risultati validi senza l’aiuto e il metodo di un genealogista professionista che sappia individuare le fonti necessarie alla ricerca e leggere correttamente gli antichi documenti.
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Per finire, una galleria di vecchie cartoline di Taormina: