Nel corso dei secoli, le vicende storiche della Calabria sono state condizionate da eventi sismici che a volte hanno interessato grandi porzioni del territorio (come il terremoto del febbraio – marzo 1783), altre volte zone molto più circoscritte ma con effetti altrettanto gravi.
Due anni dopo il terremoto dell’8 settembre 1905, intorno alle 21:30 del 23 ottobre 1907 alcune forti scosse furono avvertite nella zona sudorientale della provincia di Reggio Calabria.
Il terremoto nella relazione di Giuseppe Mercalli
In una relazione, il geologo Giuseppe Mercalli scrisse:
Il terremoto ebbe un’area epicentrale ben definita e assai ristretta ossia di pochi kmq, nella quale è compreso solo il paese di Ferruzzano, dove molte case crollarono quasi interamente e morirono 158 persone su 1967 abitanti […]. Certamente la posizione del paese su una altura isolata e in pendio, e la roccia di natura franosa, su cui sono fondate le case ingrandirono gli effetti del terremoto […].
Quanto poi ai pochi morti e feriti sparsi sporadicamente in altri paesi, sono tutti da attribuirsi non tanto alla violenza del terremoto, quanto all’incuria dell’uomo e taluni anche a disgraziate circostanze affatto indipendenti dal movimento sismico […].
Nello studio di questo terremoto, bisogna andare ben guardinghi nel dedurre l’intensità della scossa dai danni subiti dalle case; poiché negli stessi comuni colpiti ora, due terremoti recenti (del 16 novembre 1894 e dell’8 settembre 1905) avevano cagionato lesioni più o meno gravi, le quali in generale, non erano state riparate affatto o mal riparate […].
Dall’evento alla notizia
All’alba del giorno dopo gli effetti del terremoto apparvero in tutta la loro macabra evidenza: il paese di Ferruzzano era ridotto a un cumulo di macerie, in mezzo alle quali si aggiravano i superstiti in cerca delle vittime. Quando la notizia del terremoto giunse a Roma il primo ministro Giolitti ordinò l’invio di truppe del Genio Militare e della Croce Rossa. I soccorsi giunsero da Reggio Calabria pochi giorni dopo: circa trecento soldati, che subito cominciarono a distribuire viveri e scavare tra le macerie sotto una pioggia battente.
Le vittime
Il riconoscimento dei cadaveri avveniva in Piazza Cavallotti, dove man mano giungevano le barelle con i corpi coperti da un panno. Un impiegato comunale sollevava il panno e, riconosciuta la vittima, pronunciava ad alta voce il nome e il cognome. A quel punto si udivano le grida e il pianto dei parenti, ma non c’era il tempo per veglie e cerimonie funebri. Il terremoto aveva distrutto anche la chiesa ed era necessario provvedere al più presto alla sepoltura delle vittime. Ventidue giorni dopo il terremoto, i militari estrassero dalle macerie l’ultimo cadavere.
Dalla baraccopoli alla ricostruzione
Nel frattempo i militari costruirono alcune baracche e un piccolo ospedale da campo, in attesa che iniziasse l’opera di ricostruzione in un sito poco distante dal vecchio centro abitato. Purtroppo dopo appena un anno la terra calabrese tremò ancora: era l’alba del 28 dicembre 1908 quando un terremoto di forte intensità fece circa 120.000 vittime fra la Sicilia e la Calabria; ma questa è un’altra storia.
Nel 1910 E. Rodella Lucchini scrisse:
Il paese distrutto contava 534 famiglie, con più di 600 abitazioni […]: ora dall’elenco del Genio sono 200 le abitazioni distrutte completamente; 205 le inabitabili, le rimanenti da atterrare immediatamente […].
I nomi delle vittime
Ecco i nomi delle vittime, in ordine alfabetico e suddivisi per via o quartiere (da E. Rodella Lucchini – La distruzione di Ferruzzano – Concorezzo, Tip. Scuola e Lavoro, 1910):
Via Piazza e rione omonimo:
Brancatisano Elisabetta, Brancatisano Teresa, Commisso Rosa, De Angelis Marianna, Di Bartolo Giovanni, Di Bartolo Maria, Gulli Carmelo, Gulli Caterina, Gulli Francesco, Jeraci Archimede, Jeraci Immacolata, Jeraci Marianna, Marando Caterina, Martorano Giovanni, Martorano Raffaela, Miceli Giuseppa, Moio Giustino, Moio Maria, Moio Teresa, Moscato Francesca, Nocera Giuseppe, Pedullà Giuseppa, Pellegrino Annamaria, Pellegrino Ferdinando, Pellegrino Giovanni, Pezzimenti Bruno, Pezzimenti Rosa, Romeo Agata, Romeo Elisabetta, Romeo Francesca, Romeo Giovanni, Romeo Isabella, Romeo Vittoria, Scordo Angela, Scordo Antonino fu Mercurio, Scordo Francesco, Scordo Giuseppe, Scordo Maria, Scordo Maria fu Antonino di anni 94, Scordo Teresa, Selleri Pio, Sicari Teresa, Spanò Maria, Tallarita Clelia, Tallarita Vincenzo, Versaci Maria.
Via Giuliana e Rione Pioppo:
Abbruzzini Adelina, Abbruzzini Clelia, Abbruzzini Lucia, Abbruzzini Santo, Abbruzzini Raffaele, Arcuri Giulia, Arcuri Maria, Brancatisano Teresa fu Angelo, Bricchi Francesco, Bricchi Grazia, Bricchi Rosa, Chianese Immacolata, Condemi Francesco Maria, Focà Pasquale, Macrì Rosa, Marando Teresa, Marrapodi Romilda, Muscatello Candida, Pezzimenti Domenico, Pezzimenti Francesca, Ranieri Domenico, Ranieri Francesco Antonio, Ranieri Raimondo, Scala Domenico, Scala Maria Stella, Scala Virginio, Scida Teresa, Sculli Teresa, Sgambellone Francesca, Sicari Carolina, Sicari Erminia, Sicari Francesca, Sicari Giovanni, Stilo Agata, Stilo Maria, Strati Giulia, una cieca di nome Fortunata.
Vicolo Cadorna:
Arcadi Antonia, Arcadi Domenicantonio, Cristiano Agata, Panetta Vittoria, Paparone Agata, Paparone Teresa, Pezzimenti Domenica, Stipo Teresa, Viglianti Francesco, Viglianti Teresa.
Via Aurora:
Ambrosini Giuseppa, Di Bartolo Giulia, Focà Teresa, Fragomene Carmela con la figlia Rosa, Fragomene Giuseppe, Fragomene Rosa fu Giambattista, Grillo Rocco con tre figli e la moglie Serafina, Janni Antonio con la domestica Giuditta, Lucà Teresa, Lucà Vincenzo, Marando Beniamino, Mezzatesta Anna, Mezzatesta Domenico, Misitano Enrico, Misitano Giulia e la sua domestica, Misitano Giuseppe, Misitano Guglielmo, Mollica Luigi con la moglie e quattro figli, Panetta Agostino, Panetta Caterina, Panetta Domenicantonio, Panetta Francesco, Pulitanò Agata, Pulitanò Francesca, Versaci Domenico, Versaci Francesco, Versaci Giuseppe, Versaci Teresa, Versaci Vittoria.
Largo Risorgimento:
Arcuri Concetta, Scordo Antonio, Scordo Giuseppe, Scordo Lorenzo, Scordo Mercurio, Sgambelloni Caterina.
Via Margi:
Arcuri Giuseppe, Cavallaro Caterina, Mollica Rocco, Naimo Francesca, Romeo Antonino, Sculli Vittoria, Sgambellone Giuseppe.
Via Calvario:
Carlino Bruno, Focà Vincenzo fu Stefano, Pulimene Maria, Raco Carmelo con sua madre, Raco Maria, Raco Teresa.
In memoria delle vittime del terremoto di Ferruzzano del 23 ottobre 1907
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