LA RICERCA GENEALOGICA AD ALIA
Note storiche su Alia
Situato nel cuore della provincia di Palermo lungo un’importante antica via di comunicazione, Alia è un comune di 3364 abitanti, confinante con i comuni di Caccamo, Castronovo di Sicilia, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sclafani Bagni e Valledolmo.
Si ha notizia di un casale Yhale sorto durante la dominazione araba, abbandonato durante il XIV secolo. Successivamente il feudo di Lalia cominciò lentamente a ripopolarsi durante la signoria delle famiglie Crispo, Villaraut e Cifuentes.
Nel 1615 il re Filippo III, su richiesta di Pietro Celestri, marito di Donna Francesca Cifuentes Imbarbara, concesse la licentia populandi (permesso di popolare) il feudo di Lalia e quindi di edificarvi un nuovo villaggio. A causa dell’improvvisa morte del sovrano e del feudatario, il decreto di concessione poté essere attuato soltanto otto anni dopo, nel 1623. Gli abitanti del nuovo paese provenivano per la maggior parte da più antichi paesi vicini.
Il dominio dei Celestre continuò per altri due secoli fino al 1857, quando la famiglia Trigona ereditò i titoli e i beni dell’antica famiglia feudataria.
Fonti per la ricerca genealogica ad Alia: Gli atti di Stato Civile (nascite, matrimoni, morti)
Le più antiche registrazioni di nascita, matrimonio e morte di Alia risalgono all’anno 1820. Nel 1819 Ferdinando I, re delle Due Sicilie, istituì In Sicilia lo Stato Civile sul modello di quello napoleonico già in vigore nelle altre regioni del regno, ma le registrazioni iniziarono l’anno seguente. Gli ufficiali dello stato civile compilavano i seguenti registri in duplice originale: atti di nascita, atti di nascita dei bambini abbandonati, memorandum (pubblicazioni di matrimonio, notifiche ed opposizioni), atti di matrimonio, atti di morte e atti diversi. Gli allegati agli atti di nascita e matrimonio erano raccolti in fascicoli separati. Con regio decreto del 15 novembre 1865 fu introdotto il nuovo ordinamento che prevedeva la compilazione dei registri di cittadinanza, ma faceva venir meno i registri degli atti diversi.
Di solito la consultazione degli atti di stato civile costituisce la prima fase di una ricerca genealogica. Se vuoi iniziare una ricerca sulla storia della tua famiglia ad Alia, contattaci per ulteriori informazioni!
Fonti per la ricerca genealogica ad Alia: gli atti parrocchiali (battesimi, matrimoni, morti, numerazioni delle anime)
Nella sessione XXV del 3-4 dicembre 1563 il Concilio di Trento rese obbligatoria per tutti i parroci la compilazione di appositi registri dei battesimi, dei matrimoni e dei defunti. A cominciare dal 1614 una norma contenuta nel Rituale Romanum di papa Paolo V ordinò ai parroci la compilazione di veri e propri censimenti dei parrocchiani da effettuare durante la Settimana Santa in occasione della benedizione delle case o del precetto pasquale: gli Status Animarum (Stati delle Anime o Numerazioni delle Anime).
In molti casi i registri parrocchiali hanno resistito al tempo, guerre, incendi e calamità naturali e sono giunti fino a noi. Essi sono una preziosissima fonte per le ricerche genealogiche (e non solo), ma non sono di facile lettura (sono scritti in latino, con grafie e abbreviazioni difficili da comprendere per i non esperti. Pertanto ti consigliamo di affidarti a professionisti per una ricerca fruttuosa nei registri parrocchiali.
Ad Alia le più artiche registrazioni parrocchiali risalgono all’anno 1655.
Fonti per la ricerca genealogica ad Alia: i “Riveli di beni ed anime”
I “Riveli di beni ed anime” erano censimenti compilati dalle singole amministrazioni comunali per conto della Magna Curia dei Maestri Razionali (dal 1569 Tribunale del Real Patrimonio) che era il supremo organo di controllo e di giurisdizione in materia finanziaria. Nel 1682 le competenze del Tribunale in materia di riveli passarono alla Deputazione del Regno. I numerosi registri riguardano quasi tutti i Comuni siciliani e ricoprono il periodo compreso fra il XVI e il XVIII secolo: si conservano i riveli redatti negli anni 1548, 1569, 1584, 1593, 1607, 1616, 1623, 1636, 1651, 1682, 1714 e 1748. I Riveli di beni ed anime ci consentono di conoscere non solo la composizione delle singole famiglie ma anche il loro status socio-economico e pertanto sono un’insostituibile fonte di ricerca.
I Riveli di Alia sono disponibili per gli anni 1714 e 1748.
Fonti per la ricerca genealogica ad Alia: gli atti notarili
La documentazione notarile che si conserva presso Archivi di Stato e Archivi notarili è molto utile alla ricostruzione di una genealogia. A volte si tratta di documenti molto più antichi di quelli ecclesiastici e quindi permettono di ricostruire la storia familiare ancora più indietro nel tempo. Infatti alcuni atti, ad esempio i testamenti o i contratti dotali, sono ricchi di informazioni d’interesse genealogico. Inoltre, anche la consultazione degli atti notarili ci permette di comprendere lo status socio-economico della famiglia.
Le più antiche registrazioni notarili di Alia risalgono all’anno 1778.
PERCHE’ AFFIDARTI A UN PROFESSIONISTA?
Ricostruire la storia della propria famiglia è un’avventura affascinante, un viaggio nel tempo alla scoperta di luoghi, fatti e antenati. Da quanto hai letto finora, avrai capito che è molto difficile ottenere validi risultati senza l’aiuto e il metodo di un genealogista professionista che sappia individuare le fonti necessarie alla ricerca e interpretare correttamente i documenti antichi.
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La consulenza e la ricerca preliminare sono gratuite!
Per concludere, ecco una galleria di antiche cartoline postali di Alia: