LA RICERCA GENEALOGICA AD ALIMINUSA
Note storiche su Aliminusa
Situato a 450 metri d’altezza, nella valle del fiume Torto, Aliminusa è un comune di 1105 abitanti, confinante con i comuni di Caccamo, Cerda, Montemaggiore Belsito, Sciara e Sclafani Bagni.
Sebbene il toponimo sia documentato già nel XV secolo, la fondazione dell’attuale centro abitato risale all’anno 1625. Il 22 novembre 1625 Gregorio Bruno, possessore del feudo di Aliminusa, ottenne la licentia populandi e diede al nuovo borgo il nome di Sant’Anna. Gli abitanti del nuovo paese provenivano per la maggior parte da più antichi paesi vicini. Com’era d’uso, i Bruno e i Cutelli, loro successori nel 1652, dotarono il nascente villaggio di tutte le infrastrutture necessarie alla vita civile e religiosa dei nuovi abitanti. La chiesa parrocchiale fu intitolata a Sant’Anna.
Dopo l’estinzione della famiglia Cutelli avvenuta nel 1747, il paese e il feudo passarono in proprietà alla famiglia Paternò e successivamente alle famiglie Recupero e Milone .
Aliminusa contava 709 abitanti nel 1798, 942 nel 1831 e 1178 nel 1861.
Fonti per la ricerca genealogica ad Aliminusa: gli atti di Stato Civile (nascite, matrimoni, morti)
Le più antiche registrazioni di nascita, matrimonio e morte di Alimena risalgono all’anno 1820. Nel 1819 Ferdinando I, re delle Due Sicilie, istituì In Sicilia lo Stato Civile sul modello di quello napoleonico già in vigore nelle altre regioni del regno, ma le registrazioni iniziarono l’anno seguente. Gli ufficiali dello stato civile compilavano i seguenti registri in duplice originale: atti di nascita, atti di nascita dei bambini abbandonati, memorandum (pubblicazioni di matrimonio, notifiche ed opposizioni), atti di matrimonio, atti di morte e atti diversi. Gli allegati agli atti di nascita e matrimonio erano raccolti in fascicoli separati. Con regio decreto del 15 novembre 1865 fu introdotto il nuovo ordinamento che prevedeva la compilazione dei registri di cittadinanza.
Di solito la consultazione degli atti di stato civile costituisce la prima fase di una ricerca genealogica. Se vuoi iniziare una ricerca sulla storia della tua famiglia ad Aliminusa, contattaci per ulteriori informazioni!
Fonti per la ricerca genealogica ad Aliminusa: gli atti parrocchiali (battesimi, matrimoni, morti, numerazioni delle anime)
Nella sessione XXV del 3-4 dicembre 1563 il Concilio di Trento rese obbligatoria per tutti i parroci la compilazione di appositi registri dei battesimi, dei matrimoni e dei defunti. A cominciare dal 1614 una norma contenuta nel Rituale Romanum di papa Paolo V ordinò ai parroci la compilazione di veri e propri censimenti dei parrocchiani da effettuare durante la Settimana Santa in occasione della benedizione delle case o del precetto pasquale: gli Status Animarum (Stati delle Anime o Numerazioni delle Anime).
In molti casi i registri parrocchiali hanno resistito al tempo, guerre, incendi e calamità naturali e sono giunti fino a noi. Essi sono una preziosissima fonte per le ricerche genealogiche, ma non sono di facile lettura (sono scritti in latino, con grafie e abbreviazioni difficili da comprendere per i non esperti). Pertanto ti consigliamo di affidarti a professionisti per una ricerca fruttuosa nei registri parrocchiali.
Fonti per la ricerca genealogica ad Aliminusa: i “Riveli di beni ed anime”
I “Riveli di beni ed anime” erano censimenti compilati dalle singole amministrazioni comunali per conto della Magna Curia dei Maestri Razionali (dal 1569 Tribunale del Real Patrimonio) che era il supremo organo di controllo e di giurisdizione in materia finanziaria. Nel 1682 le competenze del Tribunale in materia di riveli passarono alla Deputazione del Regno. I numerosi registri riguardano quasi tutti i Comuni siciliani e ricoprono il periodo compreso fra il XVI e il XVIII secolo. I Riveli di beni ed anime ci consentono di conoscere non solo la composizione delle singole famiglie ma anche il loro status socio-economico e pertanto sono un’insostituibile fonte di ricerca.
I Riveli di Aliminusa sono disponibili per l’anno 1748.
Fonti per la ricerca genealogica ad Aliminusa: gli atti notarili
La documentazione notarile che si conserva presso Archivi di Stato e Archivi notarili è molto utile alla ricostruzione di una genealogia. A volte si tratta di documenti molto più antichi di quelli ecclesiastici e quindi permettono di ricostruire la storia familiare ancora più indietro nel tempo. Infatti alcuni atti, ad esempio i testamenti o i contratti dotali, sono ricchi di informazioni d’interesse genealogico. Inoltre, anche la consultazione degli atti notarili ci permette di comprendere lo status socio-economico della famiglia.
PERCHE’ AFFIDARTI A UN PROFESSIONISTA?
Ricostruire la storia della propria famiglia è un’avventura affascinante, un viaggio nel tempo alla scoperta di luoghi, fatti e antenati. Da quanto hai letto finora, avrai capito che è molto difficile ottenere validi risultati senza l’aiuto e il metodo di un genealogista professionista che sappia individuare le fonti necessarie alla ricerca e interpretare correttamente i documenti antichi.
Se anche la tua famiglia proviene da Alimena e vuoi affidarci la tua ricerca genealogica, contattaci! La consulenza e la ricerca preliminare sono gratuite!